E anche a marzo non si vede traccia di un raffreddamento del credito, si battono nuovi record

by Advisor
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La crescita dei mutui per l’abitazione ha raggiunto il 22,68% su base annua, solo a marzo le ipoteche ammontano a oltre 410 milioni di leva

I tassi di crescita a due cifre del credito bancario continuano anche a marzo, con un aumento dei mutui per l’abitazione su base annua che raggiunge una nuova accelerazione record del 22,68%. Alla fine del trimestre, i dati della statistica monetaria della Banca Nazionale Bulgara mostrano un aumento dei volumi di finanziamento erogato in tutti i segmenti, sia su base annua che mensile, con l’aumento più alto proprio per le ipoteche. La loro rapida crescita è stata la ragione per cui dall’autunno 2021 il regolatore ha avvertito del rischio di surriscaldamento del mercato, che sta cercando di neutralizzare con diverse misure di vigilanza.

Ai limiti del record

Solo a marzo i portafogli nel segmento residenziale sono aumentati di 411 milioni di leva, che, se si esclude il record di novembre di quasi 417 milioni di leva, è il valore nominale più alto dal 2008. In media, dall’inizio dell’anno la crescita è stata di 344 milioni di leva al mese, rispetto ai 183 milioni di leva nel primo trimestre del 2023. Sullo sfondo dei volumi in aumento, anche la crescita annuale in termini percentuali continua ad aumentare, avendo superato per la prima volta il 20% proprio a novembre 2023, per raggiungere il 22,68% a marzo, rispetto al 22,03% del mese precedente.

In termini nominali, le statistiche registrano anche nuovi valori record – a dicembre 2023 per la prima volta è stata superata la soglia dei 20 miliardi di leva di crediti ipotecari e a marzo di quest’anno l’importo è già quasi di 21 miliardi di leva.

Anche per i prestiti al consumo i portafogli continuano a battere record, con un importo totale di 17,4 miliardi di leva alla fine del trimestre. Solo nell’ultimo mese il loro volume è aumentato di 233 milioni di leva, e in media dall’inizio dell’anno l’aumento è stato di 201 milioni di leva al mese. A titolo di confronto, nel 2023 l’aumento medio mensile era di 153 milioni di leva, con addirittura una leggera diminuzione di 5,8 milioni di leva a dicembre. In termini percentuali, a marzo 2024 la crescita su base annua è del 13,23%, rispetto al 13,11% di febbraio e ai livelli record superiori al 14% dell’anno scorso.

Nel segmento corporate, il quadro è tradizionalmente più variegato, poiché i dati sono spesso distorti da singole grandi operazioni, rendendo la dinamica mensile più volatile. Quindi, a prima vista, la crescita nominale a marzo è stata “solo” di 224 milioni di leva rispetto ai quasi 545 milioni di leva di febbraio. Tuttavia, guardando la media mensile dall’inizio dell’anno, si nota la tendenza a mantenere alti volumi – nei tre mesi del 2024 la media è di quasi 300 milioni di leva, rispetto ai 166 milioni di leva nello stesso periodo del 2023 e ai 250 milioni di leva per l’intero anno scorso.

In attesa di un raffreddamento

Su questa scia, di recente rappresentanti del settore hanno commentato, nel corso di una conferenza organizzata dall’Associazione delle banche bulgare (ABB), che la crescita del credito non è eccessiva e si muove in sincronia con lo sviluppo dell’economia e l’aumento dei redditi. Secondo le previsioni dei banchieri, entro la fine del 2024 la crescita annuale del finanziamento ipotecario si ridurrà al 10,7% e, in termini nominali, il portafoglio sarà di circa 24,4 miliardi di leva. Allo stesso modo, per i prestiti al consumo si prevede un rallentamento della crescita all’8,7% e per quelli aziendali al 6,8%.

Da parte sua, la Banca Nazionale Bulgara finora non ha ancora intrapreso passi per introdurre misure rivolte ai clienti, ma raccomanda sempre più insistentemente alle banche di utilizzarne, di solito si tratta di limiti a indicatori come il rapporto debito/valore della garanzia (LTV), debito/reddito del cliente (LTI) e altri.

Nel frattempo, i dati della statistica monetaria mostrano che la liquidità nel sistema rimane elevata. I risparmi delle famiglie aumentano dell’11,5% su base annua a 81,6 miliardi di leva, con una crescita che addirittura accelera leggermente rispetto al 10,8% registrato il mese precedente.

Per i depositi delle imprese, il rallentamento è minimo – 5% nell’ultimo mese rispetto al 5,1% di febbraio, fino a 43,3 miliardi di leva. Complessivamente, per il settore non governativo la crescita dei depositi a marzo è dell’8,3% su base annua (8,5% il mese precedente) a 128,8 miliardi di leva.

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