Il disavanzo di bilancio, misurato secondo le regole dell’UE, è dell’1,9% del PIL. I dati sono importanti nel contesto dell’euro.
La Bulgaria è al secondo posto nell’UE per dimensione del debito. Il Paese è anche al settimo posto nell’UE per dimensione del disavanzo di bilancio nel 2023, ma separatamente quattro Stati membri hanno registrato un avanzo. Lo dimostrano i dati di Eurostat sugli indicatori finanziari dei paesi dell’Unione per lo scorso anno.
Il disavanzo della Bulgaria, misurato secondo la metodologia UE, sia in valore nominale che in percentuale del PIL, è inferiore rispetto agli anni precedenti. Secondo i calcoli, ammonta a quasi 3,5 miliardi di leva, ovvero l’1,9% del PIL del Paese. Il debito è il 23,1% del PIL e aumenta leggermente rispetto all’anno precedente, ma è ben al di sotto dei livelli medi dell’UE di quasi il 90% del PIL.
Gli indicatori sono importanti non solo per il confronto con gli altri, ma anche nel contesto della candidatura bulgara all’eurozona. Sebbene la valutazione della stabilità finanziaria, che viene esaminata, sia un po’ più complessa, è comunque importante che il Paese chiuda l’anno con un disavanzo molto al di sotto del 3% del PIL consentito e un debito del 60% del PIL.
Disavanzo inferiore alla media UE
La posizione di bilancio della Bulgaria lo scorso anno è migliore rispetto alla media dell’UE. Nell’eurozona, il rapporto disavanzo pubblico/PIL è sceso dal 3,7% nel 2022 al 3,6% nel 2023, mentre nell’UE è aumentato dal 3,4% al 3,5%. Quattro paesi – Irlanda, Cipro, Danimarca e Portogallo – hanno addirittura registrato un avanzo lo scorso anno. È degno di nota che lo scorso anno la Grecia ha avuto un disavanzo inferiore a quello della Bulgaria: l’1,6% del PIL. Allo stesso tempo, i paesi con il maggior deficit nelle finanze pubbliche sono l’Italia (-7,4%), l’Ungheria (-6,7%) e la Romania (-6,6%).
I calcoli sono su base di competenza e secondo una metodologia europea uniforme, cioè sono comparabili e si basano sul principio che tutte le entrate, le spese, i debiti e i crediti devono essere contabilizzati quando è stato assunto l’impegno a effettuarli. Il Ministero delle Finanze bulgaro riporta l’esecuzione del bilancio su base di cassa – in questo caso si guarda al momento in cui viene effettuato il pagamento in denaro – ad esempio, le entrate fiscali sono contabilizzate al momento dell’accredito sul conto dell’Agenzia delle Entrate, indipendentemente dal periodo a cui si riferiscono. Il bilancio 2023 era stato pianificato con un deficit del 2,5% su base di cassa e del 3% su base di competenza e nella pratica si è concluso con un disavanzo inferiore su base di competenza. Ciò, tuttavia, è dovuto a minori spese. Sono stati risparmiati 2,7 miliardi di leva principalmente dalle spese di gestione delle amministrazioni e dalle spese sociali e per le borse di studio. Eppure, il disavanzo si riduce anche rispetto all’anno precedente, quando le cifre erano rispettivamente di quasi 4,9 miliardi di leva, ovvero il 2,9% del PIL.
Secondo dopo l’Estonia per livello del debito
Il nostro Paese continua ad avere anche un basso livello di debito – con il 21,3% del PIL è seconda dopo l’Estonia. Tuttavia, rispetto all’anno scorso, il rapporto aumenta leggermente e ci si aspetta che accada anche quest’anno. Il bilancio 2024 prevede che l’importo massimo del nuovo debito pubblico che può essere contratto durante l’anno non superi gli 11,7 miliardi di leva.
Nell’eurozona, il rapporto debito pubblico/PIL è sceso dal 90,8% alla fine del 2022 all’88,6% alla fine del 2023, mentre nell’UE è passato dall’83,4% all’81,7%. I paesi con il più alto livello di debito sono Grecia (161,9%), Italia (137,3%), Francia (110,6%), Spagna (107,7%) e Belgio (105,2%).
